L’area al disotto del cavalcavia si popola di manufatti come riposta alle esigenze abitative di un gruppo di persone; le finestre pop-up diffuse in rete ospitano figure mimetiche a intermittenza; dispositivi urbani dalle forme elementari contribuiscono alla sparizione dell'individuo nei processi urbanistici. I contesti sopra descritti integrano aspetti della marginalità intesa come luogo latente e periferico, rintracciando nell'ambiente che caratterizza ciascun lavoro le condizioni minime di esistenza nel tempo e nello spazio per sviluppare un discorso trasversale sul tema dell'abitare.

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BIO

Giuliano Vaccai (Assisi, 1996), ha conseguito il diploma di secondo livello in Nuove Tecnologie dell’Arte presso

l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel tempo sviluppa una ricerca attenta ai temi del paesaggio urbano che integra con diversi linguaggi quali fotografia, scultura, pratiche legate al video performativo e alla produzione musicale.

La riflessione attorno ai suoi lavori è posta in forma di dialogo A: Dove sei? B: Lì, dove manco.