DUE FATTORI - 2 spazi, 2 personali
19-25 Ottobre 2020, Calle Corte Legrenzi, Mestre, Venezia.
Nel panorama attuale, il campo del linguaggio dell’arte non può essere distinto da un linguaggio unico ed autonomo.
L’idea è che l’arte non sia più riconosciuta come oggetto, ma come insieme di discorsi, teorie e strategie.
Il progetto apre due spazi visibilmente eterogenei, tanto quanto i due artisti coinvolti e il loro modo di operare.
Il costante lavoro che sta dietro alle opere, spesso rimane escluso e denigrato, senza la minima considerazione dell’artista e del suo bagaglio di esperienze uniche.
I due artisti/fattori chiamati in causa, sono protagonisti del formarsi delle loro opere, per questo è possibile visitare le mostre anche in fase di allestimento, al fine di creare con un coinvolgimento emotivo unico tra spettatore, spazio, artista e i suoi lavori.
In questo modo il progetto punta all’apertura del dialogo, improntato sulla rigenerazione urbana come rimedio alla crisi globale che sta subendo il mondo della cultura.
Da lunedì 19 a giovedì 22
open working
aperto dalle 15 alle 20
VENERDì 23
happening
h.18.00 apertura mostre
h.19.20 - FREQUENCY performance lumino-sonora di Enrico Antonello (spazio wooden)
Frequency è un lavoro composto da 8 cubi. Ciascuna struttura è composta da led, uno speaker, un motorino. I cubi sono collegati alla console.
Il lavoro è inteso come uno strumento sonoro.
Al posto della musica, c'è una frequenza sonora data dalla vibrazione di otto motorini.
Nei secoli, le tradizioni e le culture hanno tramandato tecniche delle lavorazioni dei materiali. Lo studio che c'è dietro può essere comparato allo studio del materiale utilizzato in fabbrica. La lavorazione del ferro, che una volta era lavorato a mano dal fabbro, oggi può essere interpretata anch'essa come uno strumento di musica concreta.
Perché alla fine cos'è la musica, come viene percepita dalla società? Con che parametri decidiamo cosa è e cosa non è uno strumento.
h.20.00 - LiveCodingVenice con “My keyboard is on fire” & “Emme”
(in corte)
Per il collettivo LiveCodingVenice 'Show Me Your Screen' non è un semplice slogan, ma un modo per rendere l'ascoltatore partecipe dell'atto creativo attraverso la proiezione dello schermo. La trasformazione del laptop in strumento musicale avviene nel momento stesso in cui la sua funzione principale, scrivere software, diventa il mezzo per comporre e suonare musica in tempo reale. Le lettere, simboli e numeri si trasformano in suoni, ritmi e strutture armoniche, mentre le dita del performer battono incessantemente sui tasti della tastiera.
Daniele Scarano - My keyboard is on fire
Massimiliano Crosera - Emme
durante l’happening, in corte sarà presente un percorso audio-video "documentazione automatica n.6” di Elisa Barbieri- con lavori e documentazioni di Enrico Antonello e Andrea Basciu
sabato 24 e domenica 25
mostre aperte dalle 17 alle 22
LALALALALA - Enrico Antonello - Spazio wooden
Enrico Antonello nato a Castelfranco Veneto nel 1995. Si diploma con lode in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2019. Nel 2017 co-fonda il collettivo default. Si impegna ad esporre i propri lavori in luoghi non convenzionali e in occasione di diversi progetti ha cominciato a focalizzare la sua ricerca sugli aspetti, tra loro correlati, suono, luce e movimento. Nel 2019 ha partecipato al festival internazionale Artstays in Slovenia. Lo stesso anno è stato selezionato come finalista alla XIV edizione del Premio Nazionale delle Arti delle Accademie Italiane e al Premio Salvi a Sassoferrato (Ancona). Nel 2020 presenta a Treviso il lavoro “Decomposition” nella mostra “Olri” ed è stato selezionato con “Work day for 2” nella mostra “Artkeys” ad Agripoli (SA).
LALALALALA - ...???
VALANGA - Andrea Basciu - Spazio white
Andrea Basciu nato a Cagliari nel 1993. Studente di Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel suo lavoro l’impulso creativo diventa contorto e ossessivo, isolato in un mondo straziante ora indefinito e senza forma ora invece definito e affollato da esseri tra il fanciullesco e l’inquietante.
Nel 2016 partecipa alla mostra collettiva Hope, a cura di Mirella Brugnerotto e Cristina Trepp. Nel 2017 partecipa alla mostra collettiva default. Nel 2019 partecipa alla mostra collettiva “Per inciso” a cura di Sei primi.
VALANGA - ...??? la sovrabbondante quantità di immagini spesso diventa un pretesto, da cui emerge un’estetica dell’errore, dove l’inesattezza e il caos determinano profondamente l’opera. Quel disturbo causato dall’eccesso di informazioni, dove anche l’elemento potenzialmente utile non viene riconosciuto, nemmeno individuato, è il riflesso di quest’era contemporanea dove non si fa altro che ricevere dati contorti.